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Premio Archivi Aperti

08 Marzo, 2018
The Mall – Porta Nuova, Milano

Fondazione Gian Paolo Barbieri – Menzione d’onore

Siamo lieti di annunciare i Vincitori della  I° edizione del “Premio Archivi Aperti”, promosso da MIA Photo Fair, con il patrocinio di Rete Fotografia e con il supporto della maison svizzera di orologeria Eberhard & Co. e di IO Donna, il femminile del Corriere della Sera di RCS Mediagroup, e realizzato in collaborazione con AFIP International – Associazione Fotografi Professionisti (“AFIP International”), Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU Visual (“TAU Visual”) e Associazione GRIN – Gruppo Redattori Iconografici Nazionale (“GRIN”), soci di Rete Fotografia.
Il Premio è rivolto all’archivio di un fotografo operante o che ha operato in Italia, distintosi in tutte le forme del linguaggio fotografico, socio e/o invitato a partecipare dalle Associazioni.

La giuria composta da Fabio Castelli (Direttore MIA Photo Fair e Consigliere di Rete Fotografia), Renata Ferri (IO Donna – il femminile del Corriere della Sera), Laura Gasparini (Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia) e Lucia Miodini (Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Università degli Studi di Parma) ha aggiudicato il primo premio all’Archivio Carla Cerati.

Il premio consiste in un contributo in denaro da parte di Eberhard & Co., per supportare i costi relativi agli interventi necessari all’inventariazione, catalogazione, digitalizzazione in alta risoluzione, conservazione e tutela dell’archivio vincitore.

Le menzioni d’onore avranno diritto alla donazione di uno scanner Perfection V850 PRO grazie al prezioso contributo di Epson.

La giuria del premio ha convenuto di segnalare con la prima menzione d’onore l’archivio Gian Paolo Barbieri, uno dei fotografi di moda più influenti della seconda metà del Novecento, che ha dato vita nel 2016 alla Fondazione Gian Paolo Barbieri. La Fondazione raccoglie il patrimonio artistico dell’artista e ha come scopo principale la conservazione, tutela, archiviazione, catalogazione e promozione dell’archivio, con l’obiettivo ultimo di rendere accessibile al grande pubblico l’eredità inestimabile di Barbieri. L’opera dell’autore, dal 1959 quando apre a Milano il suo primo studio fotografico, è espressione del fecondo rapporto tra fotografia, arte e moda. Le immagini raccolte presso la Fondazione testimoniano 60 anni di lavoro, con gli scatti delle grandi campagne con i più famosi marchi della moda e dei personaggi iconici della società, la ricerca antropologica, l’erotismo, i paesaggi, gli still life e le immagini di vita privata.