SI Fest Savignano
SI Fest Savignano 2008
Gian Paolo Barbieri , l’eleganza dello sguardo dalla moda all’etnico.
“Di Gian Paolo Barbieri conoscevo i libri e l’aura di grande figura della fotografia di moda, apprezzavo le immagini e lo stile , immaginavo un signore mondano e molto impegnato nelle alte sfere del lusso, e tutto cio’ mi intimidiva molto, nonostante una piccola pratica dell’ambiente o forse proprio per quello.
L’anno scorso una delle prime persone che ho conosciuto a Savignano durante la preparazione della “mia “ prima edizione del festival è stato Giuseppe Zanotti, che mi ha parlato della sua amicizia con Gian Paolo Barbieri e della mostra in preparazione per Palazzo Reale nell’autunno . E’ nata cosi’ l’idea d’invitare Barbieri a Savignano, invito che temevo non avesse molte chance di essere accettato. Ed invece la lunga amicizia che lo lega a Giuseppe Zanotti, geniale creatore e “genius loci “- se cosi’si puo’ dire delle persone – di Savignano, a sua volta amico e sostenitore del festival, ha permesso al nostro azzardato progetto di realizzarsi. E’ stato l’inizio di una serie di buone sorprese
Durante l’incontro nel suo studio di Milano , Gian Paolo Barbieri si è rivelato di una squisita delicatezza, di una tale semplicità da mettere quasi a disagio. Aperto al dialogo e alle suggestioni , ha fatto sembrare di colpo tutto possibile. Lavorare sull’archivio con il suo altrettanto disponibile, efficiente e entusiasta assistente Manuel, è stato scoprire e riscoprire un tesoro incredibile di fotografie di moda scattate nell’arco di decenni e perdersi nella poesia plastica delle immagini realizzate nell’Oceano Pacifico. L’universo di Barbieri, nutrito da una cultura vasta e eclettica , è denso di referenze e di richiami , dalla pittura classica al cinema, rielaborati secondo un’immaginazione sempre inventiva – ora barocca ora minimalista – e un’eleganza estrema, in composizioni sorprendenti e in anticipo sulle tendenze.
Con il desiderio di presentare tutto – la moda, i ritratti, l’etnico – ma la difficoltà di scegliere tra centinaia di immagini tutte importanti , dopo molte esitazioni è sul lavoro a carattere etnologico che si è focalizzata la scelta. In effetti, nonostante i libri pubblicati dal 1989 in poi, Tahiti Tatoo, Madagascar, Equator , il successo e la fama di Barbieri come fotografo di moda hanno messo in secondo piano il suo lavoro personale ed etnico, rimasto ancora ad oggi meno noto. Ed è finalmente quest’ aspetto della produzione e del talento di Gian Paolo Barbieri che siamo felici di poter far meglio conoscere al pubblico, grazie alla mostra presentata al Castello di Ribano. ” – Laura Serani