E/MOTION. La moda in transito
Come esprime la moda le emozioni vive nella società? Ad esempio, la paura o il desiderio? In quale modo l’industria della moda può reinventarsi e quale ruolo svolgono i designer in tal senso? E/MOTION ritorna col pensiero agli sconvolgimenti sociali, politici e psicologici degli ultimi trent’anni e all’impatto che hanno avuto sulla moda.
La mostra illustra come la moda abbia dato una forma tangibile all’instabilità socio-politica odierna, alle emozioni e alle preoccupazioni soggiacenti dagli anni Novanta ad oggi. Attraverso un’interazione costante, la moda espone ciò che è vivo nella società. Ideali di bellezza mutevoli, crisi economiche, migrazioni, tutto il terrore dell’11 settembre, domande relative all’identità…
Alla base di questi e di altri temi, la mostra esamina come la moda sia stata in costante dialogo con i momenti chiave e i passaggi critici dagli anni Novanta, talvolta persino anticipandoli. Come nessun altro mezzo, la moda può ampliare le emozioni “grezze” all’interno della società: incarna un cambiamento promettente, ma anche le verità scomode nella società, come nessun altro mezzo sa fare.
E/MOTION esamina il modo in cui la moda ha dato forma tangibile all’instabilità socio-politica odierna nonché alle preoccupazioni ed emozioni soggiacenti.
Gian Paolo Barbieri è stato invitato a prender parte a questa mostra con uno scatto realizzato per una campagna di Vivienne Westwood del 1997.