Arti Educare

Il progetto ‘Arti Educare’ nasce per promuovere e far conoscere ai giovani l’Arte moderna e contemporanea italiana, in un modo nuovo rispetto al tradizionale sistema dell’Arte. Si tratta, infatti, di un progetto nato ‘dal basso’, ideato da persone  ‘outsider’ rispetto all’ambiente artistico italiano. Il progetto si prefigge di offrire, soprattutto ai giovani meno fortunati, uno spazio reale di conoscenza e contaminazione con l’Arte, per trovare in essa nuovi spunti di riflessione e nuove passioni.

​Tra gli obiettivi più ambiziosi dell’iniziativa c’è  quello di rendere città più periferiche rispetto alle tradizionali città d’Arte italiane, hub di arte contemporanea, attrattori di opere di bellezza e di ingegno, visitabili dal vivo e gratuitamente presso i vari Musei e Istituzioni  che ospiteranno nel tempo la collezione d’Arte del progetto. Accanto alla visita sono in programma laboratori artistici e multimediali volti a coinvolgere direttamente i ragazzi e far vivere loro un’esperienza diretta e felice di connessione con l’Arte.

​Le mostre presso le Istituzioni ospitanti saranno accompagnate da laboratori multimediali e artistici, tenuti da personale esperto volontario.

​I sempre più numerosi supporter dell’iniziativa, su scala nazionale, si muovono nei territori, creando reti di fiducia, attenzione rispetto al progetto, collaborazioni, sponsorship, con l’obiettivo di organizzare nel tempo anche  mostre itineranti della collettiva, direttamente presso i suoi fruitori, promuovendo così incontri tra i giovani e l’Arte italiana del XXI secolo.

Grazie alla Provincia di Potenza e alla Regione Basilicata che hanno inteso offrire gratuitamente la prestigiosa sede del Museo Archeologico Provinciale,  è stata inaugurata la mostra del primo nucleo della collezione d’arte.

​L’iniziativa ha carattere locale ma vocazione nazionale, con l’intenzione di creare e realizzare col tempo la più grande collezione d’Arte contemporanea sulla scorta di donazioni liberali degli Artisti che vorranno aderire al progetto condividendone le finalità educative.

​A cura di Alessandra Stranges