ARCHIVI APERTI 2018 - ph. Stefano Zarpellon, Ottavio Maledusi
Quarta Edizione ARCHIVI APERTI
Alla quarta edizione di Archivi Aperti, il 22 ottobre la Fondazione Gian Paolo Barbieri apre le porte del suo archivio storico al pubblico, alla scoperta del suo favoloso patrimonio artistico che unisce testimonianze della nostra cultura e della nostra storia, dagli anni Sessanta ai giorni nostri.
Il tour includerà anche un’anteprima della mostra “L’Estetica della Ribellione – Il Sessantotto” realizzata in occasione dei cinquant’anni dal movimento.
La Fotografia in Italia negli anni Sessanta è il tema scelto da Rete Fotografia per la 4° edizione della Settimana ‘Archivi Aperti’. Le precedenti Settimane hanno avuto grande successo, mostrando come l’iniziativa sia credibile e sostenuta da idee forti. Per questo viene riproposta oggi con una partecipazione molto più ampia e quasi raddoppiata per le numerose e nuove adesioni di archivi, enti e fondazioni, tra i più importanti di Milano e della Lombardia, impegnati a promuovere la conoscenza della cultura fotografica.
La Settimana “Archivi Aperti” vede partecipare, infatti, ben 30 realtà, a conferma della qualità del lavoro di Rete Fotografia che, così, consolida il proprio ruolo come associazione di riferimento in ambito fotografico.
La manifestazione sarà aperta da un Convegno (Milano, Palazzo Reale, venerdì 19 ottobre 2018) cui parteciperanno storici, critici e fotografi, testimoni di quel periodo. Da sabato 20 ottobre, poi, e fino a sabato 27 ottobre compreso, si susseguiranno aperture straordinarie di archivi e studi professionali di fotografi che prevedono visite guidate dedicate a un pubblico non soltanto specialistico.
La fotografia ha guardato gli anni Sessanta interrogandosi sulle proprie specificità e dialogando con il mondo culturale e artistico, dell’architettura e del design. La figura del fotografo ha cominciato ad allontanarsi dal mondo amatoriale, cui apparteneva, per configurarsi in modo nuovo e secondo direzioni spesso inaspettate. Nuovi percorsi, anche di tipo sperimentale, sono stati aperti per l’immagine, in tutti i campi, dall’arte, alla moda, al cinema, allo spettacolo, all’architettura e al design mentre si affermava il foto-giornalismo impegnato che rifletteva gli aspetti, anche contraddittori, dei mutamenti sociali. La fotografia narrava mondi diversi, come quelli operaio e contadino, e catturava, in senso profondo, la cultura e le tradizioni di un territorio, spesso dando vita a immagini poi divenute “iconiche” e rappresentative del miracolo economico, dello sviluppo delle infrastrutture, dell’emigrazione e delle condizioni del Sud Italia, delle contestazioni e degli eventi anche tragici – come la strage di piazza Fontana – di quel periodo.
Questo straordinario decennio sarà quindi rivisitato anche attraverso le ricche e variegate collezioni fotografiche degli archivi, musei e fondazioni che fanno parte di Rete Fotografia, insieme ai numerosi studi di fotografi professionisti che aderiscono all’iniziativa.
Inizio visite Archivio Gian Paolo Barbieri (due turni, durata di circa un’ora e mezza ciascuno):
ore 10:00 e ore 14:00.
Ingresso: Via Lattanzio 11 – Milano.
Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti scrivendo a info@fondazionegpb.it